Localizzazione geografico-amministrativa |
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Stato | Regione | Provincia | Comune | Località/indirizzo | |
Oggetto |
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Definizione e/o denominazione dello scavo | Precisazione tipologica del rinvenimento | ||||
Ginosa Pianoro Castello 2005 | stratigrafia di età protostorica e medioevale buche di palo, necropoli e strutture murarie | ||||
Localizzazione catastale |
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Comune | Foglio | Particella | |||
Ginosa | 144 allegato B | 692 | |||
Georeferenziazione |
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Longitudine Est | Latitudine Nord | Quota SLM | |||
16.76055560 | 40.58166670 | 248 | |||
Dati di scavo |
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Ente responsabile | Responsabile scientifico e/o di scavo | Data | Sigla per citazione | ||
SAP - LRSM | 2005-08-01 | GPC’05 | |||
Bibliografia specifica |
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G. Sassi, Note sul medioevo ginosino. Tra ricerca archeologica e analisi delle fonti, in “Genosa fa per sua impresa un castello”, a cura di D. Giacovelli e G. Sassi, “Vestigia Temporis, Quaderni della Biblioteca Civica, 5”, (in corso di stampa). | |||||
Cronologia |
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Cronologia generica | Fascia e/o frazione cronologica di riferimento | ||||
età del Bronzo Medio età basso medioevale | XIV-XII sec. a.C. XI-XIV sec. d.C. | ||||
Misure |
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Superficie | Larghezza | Lunghezza | |||
85.00 | 25.00 | ||||
Dati analitici |
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Descrizione | |||||
Nel mese di agosto 2005 è stata eseguita una breve ma fruttuosa campagna di ricerca archeologica sul pianoro retrostante il castello. È stata indagata una superficie complessiva di 85 mq (divisa in tre saggi contigui) dove è stata scavata una poco potente stratigrafia (ca. 50 cm) che copriva il banco roccioso naturale. Lo scavo ha permesso di porre in luce una serie di strutture afferenti a diversi momenti di frequentazione del sito. Dalla più antica alla più recente sono state rinvenute tre buche di palo (con all’interno ceramica ad impasto) probabilmente riferibili ad una struttura capannicola dell’età del bronzo medio. Cinque sepolture di forma antropoide, con l’inumato sconvolto, afferenti ad una più ampia necropoli databile (grazie ai rinvenimenti numismatici) al secolo XI. Una serie di strutture murarie, conservatesi a livello di fondazione, riconducibili ad una cinta muraria che delimitava il pianoro alla quale si addossano una serie di ambienti interni aventi un battuto di tufina quale piano di calpestio. Queste ultime evidenze sono inquadrabili in un ambito cronologico compreso tra l’XI-XIV secolo (per ultimo il momento di abbandono e probabile distruzione delle strutture stesse). Tuttavia i diversi frammenti ceramici rinvenuti negli strati, fra cui numerosa c. a vernice nera, suggeriscono una frequentazione del sito anche in età ellenistica. |
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Bibliografia |
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Autore | Titolo | Luogo / anno di edizione | |||
Notizie storico critiche | |||||
Nel 1990 fu svuotata, dai volontari della Legambiente, una cisterna insistente nel centro del pianoro. All’interno furono rinvenuti numerosi conci affrescati con immagini di santi, sicuramente provenienti dalla distruzione di una piccola chiesa. È quindi ipotizzabile che fosse presente in sito una cappella palatina alla quale la necropoli sarebbe afferente. |
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Citazione completa | |||||
La prima attestazione circa l’esistenza di un castello a Ginosa è contenuta nello Statuto di riparazione dei castelli fatto redigere da Federico II nella prima metà del XIII secolo. Castrum Genusii reparari potest per homines eiusdem terre et per homines Latercie (E. Sthamer, 1914, Die Verwaltung der Pastelle in Königreich Sizilien unter Kaiser Friedrich II. Und Karl I. von Anjou, in traduzione italiana H. Houben, 1995, L’amministrazione dei castelli…, Bari, p. 108). Tuttavia il castrum Genusium è citato già nel Catalogus Baronum, riflettente la situazione amministrativa ordinata da Ruggero II dopo il 1144. |
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Documentazione grafica e/o fotografica |
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Genere | Tipo | Autore | Scala | Ente proprietario | Data |