Localizzazione geografico-amministrativa |
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Stato | Regione | Provincia | Comune | Località/indirizzo | |
Oggetto |
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Definizione e/o denominazione dello scavo | Precisazione tipologica del rinvenimento | ||||
cantiere fogna – sito 8 | stratigrafia di età moderna acquedotto sotterraneo | ||||
Localizzazione catastale |
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Comune | Foglio | Particella | |||
Ginosa | 144 allegato D | ||||
Georeferenziazione |
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Longitudine Est | Latitudine Nord | Quota SLM | |||
16.75916670 | 40.57972220 | 251 | |||
Dati di scavo |
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Ente responsabile | Responsabile scientifico e/o di scavo | Data | Sigla per citazione | ||
SAP | 2005-09-27 | ||||
Bibliografia specifica |
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diario di scavo | |||||
Cronologia |
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Cronologia generica | Fascia e/o frazione cronologica di riferimento | ||||
età Moderna | 1700 – 1800 d.C. | ||||
Misure |
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Superficie | Larghezza | Lunghezza | |||
2.80 | 0.70 | 4.00 | |||
Dati analitici |
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Descrizione | |||||
Nel mese di ottobre 2005 mentre effettuavo gli ordinari controlli sul cantiere d’impianto della nuova rete fognaria (Corso Vittorio Emanuele), rinvenivo, 60 cm al di sotto del piano stradale (strato di asfalto e relativo massetto) ed all’interno di una trincea lunga ca. 4 m., una struttura muraria voltata a botte (già fortemente danneggiata dai lavori della ruspa). Non è stato possibile effettuare ampliamenti vista la presenza di altre condutture. L’evidenza rilevata consente di riconoscere un cunicolo, largo ca. 70 cm e con orientamento Nord-Sud, realizzato in calcarenite locale mediante conci regolari sovrapposti e voltato a botte (h. 70 cm); le pareti sono rivestite da intonaco impastato con bolo ed il piano di calpestio è costituito da mattoni di terracotta aventi dimensioni 20x20 cm allettati su un massetto in cocciopesto. Come per il sito N. 4 è possibile supporre (quale ipotesi di lavoro) che si tratti di un impianto per l’adduzione delle acque a qualche cisterna, databile alla seconda metà del 1700. |
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Bibliografia |
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Autore | Titolo | Luogo / anno di edizione | |||
Notizie storico critiche | |||||
Gli storiografi locali operanti tra la metà del 1800 e la metà del 1900 narrano di un cunicolo sotterraneo che collegava il castello con la chiesa di S. M. Dattoli (distante circa 4 km dal centro urbano). In realtà è probabile che nella leggenda sia stato accorpato l’acquedotto moderno appena descritto con un acquedotto romano presente nella contrada rurale (la cosiddetta contracavàte) sì da rendere le strutture sommerse come un unico tunnel (del quale, al contrario, non vi è traccia alcuna). |
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Citazione completa | |||||
«Tratti di due strade sotterranee che serbano entrambe la direzione tra la soprascritta cinta e l’antica Ginosa» (Glionna, p. 61) |
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Documentazione grafica e/o fotografica |
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Genere | Tipo | Autore | Scala | Ente proprietario | Data |